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Le foto dei paesaggi vergini risalgono al 1961, quando Sua Altezza l'Aga Khan ingaggiò Nello di Salvo per i rilievi fotogragici delle aree di sviluppo. Seguono i lavori del porto, incluso il dragaggio e la costruzione della banchina, la nascita della piazzetta, la maison du Port che fu il primo edificio di Porto Cervo. 

Guardiamo le più belle costruzioni della Costa Smeralda: ci ritroviamo ovunque le linee sinuose della doppia elica di Watson e Crick. Sono pensate per confondere lo sguardo, per far sparire anche la più grande villa nel contesto della nostra natura, che proprio nel suo codice genetico porta da millenni la morbidezza come carattere principale delle sue forme. 

La vita notturna nei locali di allora come il Fox, discoteca interrata sotto il Cala di Volpe, S'Inferru, nel sottopiazza di Porto Cervo, Pedro's a Liscia di Vacca, il Ritual di Baja Sardinia ancora oggi in attività. Ma anche le modelle negli alberghi Ciga, le feste a tema del Romazzino che si facevano una volta alla settimana.

Attori, modelle, rockstar e membri della nobiltà europea. Questo il pubblico della Costa Smeralda degli anni 60 e 70: si chiama il Jet Set, una élite che non disdegna di farsi notare in luoghi alla moda dove i paparazzi, fenomeno nato proprio con il Jet Set, possono fotografarli. 

Ordinata, deliziosa, distribuita su sette piccoli colli come Roma, distinta, punteggiata di botteghe e ristorantini, marinara, benedetta dall’arte, epicentro di vita calma, tigrata, che scorre dove non te l’aspetti. Questa è la Porto Rotondo di oggi: accogliente, aperta, da gustare.